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Ricerche scientifiche sul Johrei - con video

Johrei

Il Johrei e le attività delle onde cerebrali

Il dott. Kazumasa Shiga, presidente dell'«Institute of Brain Potential» di Tokyo, ha messo a punto un sistema di "bio feed back" per misurare le onde cerebrali di chi da e di chi riceve il Johrei.

Le onde cerebrali Alfa sono tipiche dei momenti di particolare serenità; compaiono nel rilassamento, nella meditazione e sono assenti in caso di stress, apprensione, paura, dolore, ecc...

Il Johrei e le attività delle onde cerebrali - Un click per ingrandireStudi elettroencefalografici eseguiti durante la pratica del Johrei, hanno registrato una prevalenza di onde Alfa nell'attività cerebrale, sia di chi lo trasmette che di chi lo riceve. Parallelamente sono stati effettuati test psicologici per misurare i livelli di stress e di ansietà che hanno sempre evidenziato un notevole miglioramento.

Test a doppio cieco, usando un paravento tra i due praticanti in modo che non sapevano se stavano ricevendo Johrei o meno, hanno dimostrato che i risultati ottenuti non sono stati causati da suggestione.

I dati ottenuti hanno dimostrato una prevalenza delle onde Alfa e Teta in entrambe le parti. Come è stato detto, le onde Alfa appaiono in una persona rilassata o concentrata e le onde Teta quando la persona si trova in stato di meditazione profonda. Se l'individuo si trova nella condizione di emettere onde Alfa, ha luogo un aumento di produzione di Beta-Endorfina che viene liberata dal cervello per diminuire il dolore, lo stress e rivitalizzare le cellule, potenziando la capacità di recupero. Inoltre la Beta-Endorfina stimola le cellule NK che, come abbiamo visto, hanno un ruolo molto importante nel sistema immunitario per il mantenimento della nostra salute.

 

 

 

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Il Johrei e il sistema immunologico

Ricercatori di diverse nazionalità, hanno eseguito studi sulla pratica del Johrei. Tra questi emergono quelli sul sistema immunologico eseguiti dal dott. Mandooh Ghoneum, capo del Dipartimento di Psiconeuroimmunologia dell'Università di Los Angeles (UCLA).

Questi hanno permesso di rilevare come la pratica regolare del Johrei sia in grado di potenziare notevolmente l'attività del sistema immunitario, aumentando sia il numero che l'efficienza dei linfociti T, che attaccano direttamente gli elementi estranei all'organismo e dei linfociti B, che combattono mediante la produzione degli anticorpi.

Il Johrei e il sistema immunologico - Un click per ingrandireSi è dimostrato che, in coloro che praticano il Johrei da più di cinque anni, l'attività dei linfociti NK (Natural Killer), attivi contro le cellule cancerogene, è da due a tre volte superiore rispetto a quelli che non lo hanno mai praticato.

In altri gruppi di studio è stata misurata l'attività delle cellule NK di persone ultra cinquantenni che praticavano il Johrei da molti anni. Questi valori sono stati comparati con quelli di un gruppo di praticanti più giovani che lo ricevevano da meno tempo e con quelli di persone che non lo avevano mai ricevuto.

Nonostante sia noto che l'età influenzi in modo negativo l'attività delle cellule NK, i risultati hanno mostrato che, nel gruppo di praticanti con l'età più elevata, la suddetta attività era tre volte superiore di quella dei non praticanti e due volte superiore di quella dei praticanti più giovani.

Attualmente le ricerche del dott. Ghoneum, sono indirizzate verso altri fattori, come per esempio l'effetto del Johrei sulla produzione di Beta-Endorfina.

Il Johrei può essere quindi considerato un metodo naturale per attivare i poteri di difesa del nostro organismo, contribuendo in modo sostanziale alla prevenzione e alla terapia di molte malattie.

 

 

Video sulle ricerche scientifiche sul Johrei

   

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