header

Il Bello

Il Bello

C’è un salmo di Meishu-Sama che dice:

“La verità è il cammino, il bene è la pratica e il bello l’espressione.”

“Il paradiso terrestre a cui siamo soliti riferirci è, in parole più chiare, il mondo del bello. In relazione all’uomo è la bellezza dei sentimenti, il bello spirituale. Naturalmente le parole e gli atteggiamenti dell’uomo devono essere belli. Dall’espansione del bello individuale nascerebbe il bello sociale, cioè le relazioni personali diventerebbero belle, così come le case, le strade, i mezzi di trasporto e le piazze pubbliche. Su vasta scala, dato che la pulizia naturalmente accompagna il bello, anche la politica, l’educazione e le relazioni economiche diventerebbero belle e pulite, come pure le relazioni diplomatiche tra i paesi. Pensando in questo modo possiamo constatare quanto la società contemporanea sia piena di bruttezza e di cattiveria. Soprattutto nelle classi meno abbienti, il bello è eccessivamente scarso a causa delle pessime condizioni finanziarie che provocano la decadenza dell’istruzione e la precarietà dei servizi sociali.
Tutto questo contribuisce al malcontento generale. Adesso vorrei parlare in modo specifico dei divertimenti. In questo campo il bello deve essere molto arricchito, poiché la presa di coscienza del bello è quanto di meglio esista affinché i sentimenti umani si elevino. Questo è uno dei motivi per i quali incentiviamo sempre l’arte. Non è necessario dire quanto il basso livello delle arti stia contribuendo attualmente alla degradazione della spiritualità delle persone.” (Tratto dall’Insegnamento di Meishu-Sama: “Considerazioni sul paradiso terrestre)

 

La missione dell’arte e degli artisti
“Tutto ciò che esiste nell’universo ha un’utilità specifica per la società umana, ossia ha una missione attribuitagli dal Cielo. L’arte, logicamente, non costituisce un’eccezione. Dato che l’artista è un membro della società, deve prendere coscienza della sua missione ed esercitarla pienamente, poiché questa è una responsabilità che gli compete. È necessario, invece, che il carattere degli artisti sia molto più elevato di quello delle persone comuni. Spiegherò questo basandomi sulla Religione. Innegabilmente, ai primordi della sua storia, l’umanità aveva molte caratteristiche animalesche, ma non c’è dubbio che, dopo l’era selvaggia, la civiltà andò progredendo gradualmente sviluppandosi a poco a poco. In questo senso il progresso della civiltà consiste nell’eliminazione del carattere animalesco dell’uomo. Raggiungere questo livello vuol dire raggiungere la vera civiltà. Ancor oggi tuttavia, la maggioranza delle persone è soggetta al terrore della guerra, prova questa, che persiste ancora nell’uomo una grande parte delle sue caratteristiche animalesche. Spetta così all’artista una grande missione: essere uno degli incaricati dell’eliminazione di tali caratteristiche animalesche.
Diventa allora necessario elevare il carattere dell’uomo per mezzo dell’arte. Naturalmente questo obiettivo sarà raggiunto attraverso la letteratura, la pittura, la musica, il teatro, il cinema e le altre arti. Lo spirito degli artisti, comunicando attraverso questi veicoli, influenzerà lo spirito del popolo. In parole più chiare, le vibrazioni spirituali emesse dall’anima dell’artista toccheranno la sensibilità della persone per mezzo delle sue opere. Esiste un solido legame tra lo spirito dell’artista e lo spirito di chi apprezza le sue realizzazioni. Se il suo carattere sarà di basso livello, anche quello di chi lo apprezza si degraderà; se sarà nobile, otterrà ovviamente l’effetto contrario. Ecco l’importanza dell’arte. L’artista deve avere il ruolo di colui che spiritualmente guida il popolo. In questo senso non sarebbe esagerato affermare che una parte di responsabilità dell’aumento del male sociale deve essere addebitata agli artisti. Vediamo: erotismo sempre più volgare, letteratura sempre più grottesca, quadri ogni volta più mostruosi, commenti di artisti, musicisti, attori di teatro e cinema sempre più mediocri. Se analizzate minuziosamente i fatti, comprenderete certamente come la mia tesi non sia sbagliata.” (Tratto dall’Insegnamento di Meishu-Sama: “La missione dell’arte” )

“Quello che noi proponiamo è di coltivare e distribuire fiori, perché questo è un ottimo metodo per propagare il bello. Esso consiste nell’adornare di fiori non solo le case, ma tutti i luoghi. Oggigiorno i fiori abbelliscono, generalmente, le abitazioni delle persone della classe media o alta, ma ciò non è sufficiente. Il nostro obiettivo è quello di adornare con essi tutti gli ambienti di tutte le classi sociali, sistemandoli in modo che tutti li possano vedere: in un angolo dello studio, sulla scrivania, dappertutto. Non c’è bisogno di dire quanto un fiore ci rianimi e ci comunichi un tocco di purezza. In termini ideali, desidereremmo adornare perfino le prigioni. Che buona influenza questo eserciterebbe sui detenuti! Se arriveremo al punto di adornare coi fiori tutti i luoghi dove ci sono persone, sarà molto grande la forza capace di far diventare celestiale questo mondo infernale.” (Tratto dall’Insegnamento di Meishu-Sama: “Campagna per la creazione del paradiso attraverso i fiori” )


L’Ikebana Sanguetsu
L’Ikebana è l’arte giapponese della composizione floreale. L’Ikebana dello Stile Sanguetsu ( Montagna e Luna) serve non solo ad abbellire gli ambienti, ma soprattutto a equilibrare la mente, rasserenare i sentimenti e nobilitare il carattere sia di chi la compone che di chi l’apprezza.
Il suo apprendimento non dipende dall’avere una particolare abilità manuale, anzi il fattore principale è il sentimento con il quale viene praticato. La nostra proposta non è il bello fine a se stesso, bensì per il bene che da esso proviene. L’Ikebana esisteva in India e in Cina già nel VI secolo ma il suo grande sviluppo è avvenuto, in ambiente religioso, in Giappone, nei secoli XIV e XV. È un’arte che si affianca alla meditazione; i Samurai la praticavano prima di andare in battaglia per trovare la giusta concentrazione e autocontrollo.
La sua pratica ci insegna a eliminare il superfluo, non solo nelle composizioni, ma anche nella nostra mente creando capacità di sintesi. Inoltre aumenta la creatività, l’armonia e diminuisce lo stress.
A parità di materiale è straordinaria la diversità delle composizioni che si osserva tra chi partecipa a una lezione di Ikebana. Questo perché ogni composizione rispecchia la personalità e lo stato d’animo di chi la realizza.